Tornare al corpo + Pratichiamo insieme
Il Saggio Taoista Lao Tzu disse:
“Il Tao [la Via che conduce all'Armonia] procede lungo percorsi pianeggianti [lunghi ma privi di insidie e percorribili senza troppo sforzo], ma le persone preferiscono prendere le scorciatoie [corte ma in salita e piene di insidie].”
(Tao Te Ching, capitolo 53)
E andando ancora più nel dettaglio il Saggio Taoista Chuang Tzu disse:
“Il semplice è giusto. Comincia nel modo giusto [facendo ciò che è semplice] e sarai tranquillo. Continua con tranquillità [calma emotiva] e sei nel [Percorso] giusto. Il giusto modo di procedere con semplicità [lungo la Via] consiste nel dimenticarsi del giusto modo [lasciarsi guidare dal Cielo] e nel dimenticarsi [perfino] che il cammino è semplice.”
(Chuang Tzu, capitolo 41)
Tutto questo significa che il processo di coltivazione spirituale è più semplice di quanto siamo soliti immaginare, è più normale di quanto siamo soliti credere.
Uno degli errori più comuni che spesso vedo fare a chi si avvicina al mondo della spiritualità è iniziare a fantasticare troppo con conseguente distacco dalla realtà.
Così è possibile vedere persone con uno stato di coscienza ordinario che vanno in giro a parlare di cose come l’eterno presente o della radiosità emanata dal creato.
Cose di cui non hanno chiaramente percezione diretta (prova ne è la loro volubilità emotiva) ma dicono comunque ripetendo a pappagallo le rivelazioni di quelle rare persone che hanno effettivamente raggiunto uno stato di coscienza straordinario.
L’errore alla base di questo atteggiamento è la mancata comprensione del fatto che la meta finale e il mezzo per raggiungerla non sono affatto la stessa cosa! Proprio come un’isola e una barca munita di remi per raggiungerla non sono affatto la stessa cosa!
C’è differenza tra l’essere effettivamente su un’isola e l’immaginare di trovarsi là? Allora meglio smetterla di fantasticare e iniziare a remare! No? Direi che è meglio!
La barca è un qualcosa di concreto e nella coltivazione spirituale non è altro che il nostro corpo, ossia, quella parte di noi tanto vicina quanto spesso sconosciuta.
Chi può dire di conoscere il suo corpo? Chi può dire di aver stabilito una connessione profonda con il suo corpo? Chi può dire di essere in grado di ascoltare il suo corpo?
Pochi! Altrimenti non cadremmo così frequentemente nell’errore di immaginare di essere già su quell’Isola di Pace quando la realtà è che stiamo andando alla deriva.
Perché ancora prima di iniziare a remare in tale direzione dovremmo verificare di essere effettivamente pronti per affrontare quel lungo viaggio verso terre inesplorate!
Tradotto: prima ancora di anche solo pensare alla coltivazione spirituale dovremmo preoccuparci di aver raggiunto un buono stato di bilanciamento emotivo e mentale.
E anche qui il corpo è la chiave! Perché la mente per via della sua facoltà immaginativa può ingannare e mentire, mentre i segnali legati al corpo sono genuini e trasparenti.
“Si si, sto benissimo! Ora finalmente ho capito che passato e futuro sono illusioni è c’è solo il presente!” e intanto il respiro è corto, i muscoli sono rigidi e la voce strozzata.
C’è qualcosa che non torna..
E qui si cade in quello che viene definito “by-passamento spirituale”: ossia, l’uso di concetti spirituali astratti come tappa buchi per evitare di compiere quello scomodo lavoro interiore necessario alla guarigione dei traumi emotivi legati al proprio vissuto.
E qui si va veramente alla deriva..
Corpo, mente, spirito.
Si parte dal corpo per arrivare allo spirito.
Il lavoro sul corpo permette di bilanciare la mente.
Una mente bilanciata permette di lavorare sullo spirito.
Il retto lavoro sullo spirito permette di remare verso l’Isola della Pace.
Seguendo correttamente questa Via, non c’è alcun rischio di andare alla deriva.
Il Buddha Gautama disse:
"Monaci, una realtà se sviluppata e coltivata conduce a una grande energia, a un grande beneficio, a un grande rifugio dal giogo [sofferenza], alla consapevolezza e alla cura della mente, all’acquisizione della [retta] visione [della realtà], alla beata meditazione [calma equanime] nella vita presente e alla realizzazione del frutto della liberazione [dal ciclo di nascita e morte]. Quale realtà? La consapevolezza del corpo."
(Canone pali, AN 1.500)
Tutto inizia dal corpo.
Prima di tutto è fondamentale ritornare al corpo e al respiro.
Questo è il semplice e giusto che apre la porta d’ingresso della Via che conduce alla felicità, ciò che rende ogni passo lungo il cammino naturale e spontaneo, a tal punto da finire perfino per dimenticarsi di essere in viaggio.
E a questo proposito sono lieto di annunciare che presto avremo modo di aprire insieme questa porta d’ingresso e compiere insieme i primi passi di questo cammino!
Infatti dal 17 al 24 Agosto sarò presente al ritiro "Al Ritmo del Respiro" organizzato dall'associazione Bodhi ETS presso l'incantevole centro olistico il Borgo Zen (BG).
Otto giorni intensi dove avremo l'opportunità di praticare insieme Qi Gong ogni mattina! E oltre a ciò, avremo anche modo di partecipare alle attività tenute da molti altri relatori esperti per compiere insieme un viaggio di ritorno al corpo e al respiro!
Di sotto lascio il link al sito dove potete trovare ogni info:
INFORMAZIONI SUL RITIRO
Spero che avrò l’opportunità di conoscere molti di voi! Spero a presto!
Bene, per questa lettera è tutto.
Ti auguro una settimana pacifica,
Davide